Negli ultimi dieci anni molti investitori italiani hanno subito perdite significative con le azioni Stellantis, acquistate tramite banche o intermediari che non hanno garantito piena trasparenza, correttezza e adeguatezza obbligatorie. Questo articolo spiega chi può chiedere il risarcimento, su quali basi legali si fonda l’azione, e come procedere concretamente al recupero perdite azioni Stellantis.
Il contesto societario di Stellantis
Stellantis N.V., nata nel 2021 dalla fusione tra Fiat Chrysler Automobiles e PSA Group, è una multinazionale quotata in Borsa (NYSE: STLA, Euronext Paris, Borsa Italiana), che opera su più brand e mercati globali e genera utili anche da servizi finanziari, leasing e ricambi.
Tra fine 2023 e il 2024, la società aveva divulgato dati sull’inventario, sui margini e sull’espansione della gamma che si sono rivelati più ottimistici del reale. Le attese su crescita, utili operativi e vendite non sono state rispettate: ricavi in calo, previsioni economiche riviste al ribasso, e una forte perdita di valore del titolo hanno messo molti risparmiatori in difficoltà.
Le responsabilità delle banche intermediarie
Il recupero perdite azioni Stellantis si basa in larga parte sull’accusa che le banche non abbiano adempiuto ai propri obblighi: informazione corretta e trasparente, valutazione dell’adeguatezza dell’investimento rispetto al profilo del cliente, una gestione del rischio che doveva essere chiara e completa.
Molti investitori hanno ricevuto titoli Stellantis senza che venissero raccolti in modo approfondito i dati relativi alla loro esperienza, propensione al rischio o conoscenza del mercato (questionario MiFID), oppure tali dati sono stati ignorati o compilati superficialmente.

Come funziona il recupero perdite azioni Stellantis
Per avviare un’azione volta al recupero perdite azioni Stellantis, ecco il percorso proposto da Martingale Risk:
- Verifica preliminare gratuita: analisi della documentazione per stabilire se sussistono irregolarità che giustifichino un’azione.
- Azione legale o ricorso all’Arbitro per le Controversie Finanziarie (ACF) della Consob: scelta del canale più efficace in base al caso.
- Condizioni economiche trasparenti: nessun costo anticipato, l’investitore paga solo se ottiene un risarcimento.
Chi ha diritto al risarcimento e su quali basi legali
Hanno diritto al risarcimento tutti coloro che hanno acquistato azioni Stellantis tramite banche/intermediari italiani negli ultimi dieci anni, e che ritengono di aver subito danni a causa della mancanza di informazioni adeguate o della violazione degli obblighi di trasparenza e adeguatezza.
Le basi legali sono:
- Il Testo Unico della Finanza (T.U.F.), che impone obblighi di diligenza, trasparenza e correttezza nei servizi di investimento;
- Il Regolamento Consob relativo all’informativa e alla tutela degli investitori;
- Il Codice del Consumo (D.lgs. 206/2005) se applicabile.
Documenti utili e tempi
Per una valutazione valida servono:
- Estratti conto o note contabili delle operazioni contestate
- Contratti bancari relativi all’acquisto delle azioni
- Il questionario MiFID, se disponibile
- Certificato di proprietà o prove del possesso continuativo del titolo
Il periodo rilevante è degli ultimi 10 anni, che rappresenta il limite massimo per contestare legalmente l’azione.
Perché agire subito
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